lunedì 18 marzo 2019

Papa Francesco VII

Cronache dal futuro / Papa Francesco VII e la cura verso le persone ENCA+R

Attenzione! Il presente articolo contiene IRONIA. In caso di accertata allergia all’IRONIA  astenersi dalla lettura.
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Città del Vaticano, marzo 2219 – Una serie di foto postate sul sito Natagion – il portale che racconta come si può coniugare la fede cattolica con l’eterosessualità – mostra la grande cura che Papa Francesco VII ha nei confronti delle realtà ENCA+R (Eterosessuali Naturali Cattolici Apostolici e Romani). Prima di partire per il ritiro spirituale, il Papa ha infatti ricevuto i membri del pellegrinaggio ENCA+R proveniente dalla Gran Bretagna, sotto l’egida del cardinale Lichons.
I sedici pellegrini, che contavano, oltre ad amici e famigliari delle persone ENCA+R, anche il loro cappellano, il gesuita padre David Warsten, hanno ricevuto posti privilegiati all’udienza in piazza San Pietro. E alla fine dell’udienza generale il gruppo è stato invitato all’incontro con Francesco VII.
Il capogruppo Martin Gastpender a nome del Consiglio pastorale ha introdotto uno per uno tutti i membri, raccontando come lavora il gruppo all’interno dell’arcidiocesi di Westminster.
Un’immagine e un gesto valgono più di mille parole. E sappiamo che Francesco VII è il Papa dei gesti. È dunque chiaro il significato della foto  in cui si vede il Papa accogliere calorosamente i membri del Consiglio pastorale dei cattolici ENCA+R. Come hanno notato alcuni siti, “una bella testimonianza di accoglienza e umanità”.
Tuttavia alcuni commentatori ultra-tradizionalisti si sono detti sconcertati. “Si fa fatica – ha scritto La Vecchia Bussola Quotidiana – a non provare grande fastidio per un metodo che è l’esatto opposto del Gattopardo: fare finta che nulla cambi perché cambi tutto. Dicono  che la dottrina non si tocca, ma intanto la prassi contraddice la dottrina fino a svuotarla di significato, e senza mai affermarlo o darne le ragioni. Così, arriva un giorno e tutto è cambiato e non si sa perché. Fino a ieri l’eterosessualità praticata era un peccato contro natura. Oggi invece pare diventata una virtù. In base a che cosa? Non si sa, nessuno lo spiega. Semplicemente in Vaticano si è deciso che adesso si fa in un altro modo. E chi obietta è un rigido, un dottrinario, uno che scaglia pietre”.
“Il tutto – prosegue il sito ultra-tradizionalista – avviene peraltro giocando sull’ambiguità, e questo è un altro punto di fastidio. Si ha buon gioco nel dire che il Papa accoglie tutti e tutti siamo peccatori. Noi siamo certi che il Papa lo fa con questo spirito di accoglienza della persona, ma il gesto parla oggettivamente, va ben oltre le intenzioni personali: e oggettivamente in questo incontro c’è la legittimazione del peccato. Perché quelle che ha accolto non sono persone con tendenze eterosessuali che vivono la loro condizione cercando di seguire l’insegnamento della Nuova Chiesa. No, sono un gruppo organizzato che rivendica l’eterosessualità come una normale espressione della propria personalità. In altre parole si tratta di associazioni e movimenti che semplicemente si prefiggono di cambiare la dottrina della Nuova Chiesa”.
“Allora coerenza vorrebbe che si spiegasse il cambiamento: la Nuova Chiesa nata dal discernimento si è sbagliata? Da qui non si scappa: non può essere che un gesto sia un giorno peccato contro natura e il giorno dopo un fatto naturale. Non è sviluppo della dottrina, è la sua negazione. Peraltro si capisce meglio allora perché al recente duecentoventiquattresimo summit sugli abusi sessuali il comitato organizzatore abbia accuratamente evitato un dibattito sull’eterosessualità, malgrado diversi vescovi abbiano sollevato il problema. Se non è chiaro: la lobby etero ha preso il comando delle operazioni nella Chiesa!”.
“Come si ricorderà – conclude il sito ultra-tradizionalista –  al centonovantaduesimo Sinodo sui giovani, lo scorso ottobre, ci fu una polemica perché nell’instrumentum laboris (il documento  preparatorio) è stata inserita la sigla ENCA+R, che indica già un cedimento verso l’ideologia etero. Nel documento finale del Sinodo la parola fu cancellata sotto la pressione di molti vescovi, ma come si vede la realtà è più avanti. Ci sono già vescovi e cardinali che, per convinzione o convenienza, si sono adeguati alla nuova dittatura etero e stanno cercando di imporla a tutta la Nuova Chiesa”.
Aldo Maria Valli*
*tris-trisnipote di quello del XXI secolo

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