Cronache dal futuro / Papa Francesco VII e la cura verso le persone ENCA+R
Attenzione! Il presente articolo contiene IRONIA. In caso di accertata allergia all’IRONIA astenersi dalla lettura.
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Città
del Vaticano, marzo 2219 – Una serie di foto postate sul sito Natagion –
il portale che racconta come si può coniugare la fede cattolica con
l’eterosessualità – mostra la grande cura che Papa Francesco VII ha nei
confronti delle realtà ENCA+R (Eterosessuali Naturali Cattolici
Apostolici e Romani). Prima di partire per il ritiro spirituale, il Papa
ha infatti ricevuto i membri del pellegrinaggio ENCA+R proveniente
dalla Gran Bretagna, sotto l’egida del cardinale Lichons.
I sedici pellegrini, che contavano, oltre ad amici e famigliari delle
persone ENCA+R, anche il loro cappellano, il gesuita padre David
Warsten, hanno ricevuto posti privilegiati all’udienza in piazza San
Pietro. E alla fine dell’udienza generale il gruppo è stato invitato
all’incontro con Francesco VII.
Il capogruppo Martin Gastpender a nome del Consiglio pastorale ha
introdotto uno per uno tutti i membri, raccontando come lavora il gruppo
all’interno dell’arcidiocesi di Westminster.
Un’immagine e un gesto valgono più di mille parole. E sappiamo che
Francesco VII è il Papa dei gesti. È dunque chiaro il significato della
foto in cui si vede il Papa accogliere calorosamente i membri del
Consiglio pastorale dei cattolici ENCA+R. Come hanno notato alcuni siti,
“una bella testimonianza di accoglienza e umanità”.
Tuttavia alcuni commentatori ultra-tradizionalisti si sono detti sconcertati. “Si fa fatica – ha scritto
La Vecchia Bussola Quotidiana –
a non provare grande fastidio per un metodo che è l’esatto opposto del
Gattopardo: fare finta che nulla cambi perché cambi tutto. Dicono che
la dottrina non si tocca, ma intanto la prassi contraddice la dottrina
fino a svuotarla di significato, e senza mai affermarlo o darne le
ragioni. Così, arriva un giorno e tutto è cambiato e non si sa perché.
Fino a ieri l’eterosessualità praticata era un peccato contro natura.
Oggi invece pare diventata una virtù. In base a che cosa? Non si sa,
nessuno lo spiega. Semplicemente in Vaticano si è deciso che adesso si
fa in un altro modo. E chi obietta è un rigido, un dottrinario, uno che
scaglia pietre”.
“Il tutto – prosegue il sito ultra-tradizionalista – avviene peraltro
giocando sull’ambiguità, e questo è un altro punto di fastidio. Si ha
buon gioco nel dire che il Papa accoglie tutti e tutti siamo peccatori.
Noi siamo certi che il Papa lo fa con questo spirito di accoglienza
della persona, ma il gesto parla oggettivamente, va ben oltre le
intenzioni personali: e oggettivamente in questo incontro c’è la
legittimazione del peccato. Perché quelle che ha accolto non sono
persone con tendenze eterosessuali che vivono la loro condizione
cercando di seguire l’insegnamento della Nuova Chiesa. No, sono un
gruppo organizzato che rivendica l’eterosessualità come una normale
espressione della propria personalità. In altre parole si tratta di
associazioni e movimenti che semplicemente si prefiggono di cambiare la
dottrina della Nuova Chiesa”.
“Allora coerenza vorrebbe che si spiegasse il cambiamento: la Nuova
Chiesa nata dal discernimento si è sbagliata? Da qui non si scappa: non
può essere che un gesto sia un giorno peccato contro natura e il giorno
dopo un fatto naturale. Non è sviluppo della dottrina, è la sua
negazione. Peraltro si capisce meglio allora perché al recente
duecentoventiquattresimo summit sugli abusi sessuali il comitato
organizzatore abbia accuratamente evitato un dibattito
sull’eterosessualità, malgrado diversi vescovi abbiano sollevato il
problema. Se non è chiaro: la lobby etero ha preso il comando delle
operazioni nella Chiesa!”.
“Come si ricorderà – conclude il sito ultra-tradizionalista – al
centonovantaduesimo Sinodo sui giovani, lo scorso ottobre, ci fu una
polemica perché nell’
instrumentum laboris (il documento
preparatorio) è stata inserita la sigla ENCA+R, che indica già un
cedimento verso l’ideologia etero. Nel documento finale del Sinodo la
parola fu cancellata sotto la pressione di molti vescovi, ma come si
vede la realtà è più avanti. Ci sono già vescovi e cardinali che, per
convinzione o convenienza, si sono adeguati alla nuova dittatura etero e
stanno cercando di imporla a tutta la Nuova Chiesa”.
Aldo Maria Valli*
*tris-trisnipote di quello del XXI secolo