mercoledì 5 ottobre 2016

4 Ottobre. Non "Francesco d'Assisi", ma San Francesco d'Assisi

martedì 4 ottobre 2016

4 Ottobre. Non "Francesco d'Assisi", ma San Francesco d'Assisi

Scelse di vivere rinunciando a tutto, a ogni forma di proprietà personale. Ma lo scelse solo per se stesso e per chi liberamente voleva seguirlo. Non lo impose agli altri.
Scelse di vivere in perfetta pace. Ma mai criticò la necessità sociale della guerra giusta, a partire dalle crociate.
Scelse di andare a parlare con il sultano. Ma non per "dialogare". Bensì per convertirlo, per tentare di salvargli l'anima e salvare l'anima di decine di milioni di persone.
Scelse di amare gli animali. Ma mai insegnò ad alcuno che vi sia una sorta di uguaglianza ontologica con gli uomini o perfino con il mondo vegetale e inanimato
 
Mai fu panteista, ma sempre caritatevole nella consapevolezza dell'ordine del creato voluto da Dio. 
Scelse di dare con la sua stessa vita quotidiana l'esempio di come poter riformare il clero corrotto del tempo. Dimostrò loro che era possibile vivere il Vangelo. Ma mai si ribellò alla Chiesa, ai vescovi, ai sacerdoti. Anzi, insegnò sempre il massimo rispetto e amore che si deve a un sacerdote di Cristo, perfino anteponendolo agli angeli stessi, se il sacerdote è degno del suo ruolo.
Francesco fu insomma riformatore, mai eretico e ribelle. Amava gli animali, ma mai animalista. Pacifico vero, ma mai pacifista. Missionario, ma mai ecumenista. Povero, ma mai comunista.
Fu "alter Christus", non ideologo o rivoluzionario.
Non fu insomma "Francesco d'Assisi". Fu san Francesco d'Assisi.
Niente di più facile da capire e niente di più difficile da far accettare oggi. Non v'è santo o personaggio storico più mistificato di lui, per opera anzitutto di molti dei suoi figli e del clero odierno.

Questo invece fu il Patrono d'Italia. Il santo più simile a Cristo mai esistito. E questo, e solo questo, è per noi san Francesco. E per questo il nostro cuore è con lui ad Assisi, pur nell'incommensurabile incapacità personale di poter solo sfiorare l'unghia del piede della sua santità, coerenza, capacità di penitenza e di amare Dio e il prossimo. (Massimo Viglione)
 

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