martedì 4 ottobre 2016
4 Ottobre. Non "Francesco d'Assisi", ma San Francesco d'Assisi
Scelse di vivere rinunciando a tutto, a ogni forma di proprietà
personale. Ma lo scelse solo per se stesso e per chi liberamente voleva
seguirlo. Non lo impose agli altri.
Scelse di vivere in perfetta pace. Ma mai criticò la necessità sociale della guerra giusta, a partire dalle crociate.
Scelse di andare a parlare con il sultano. Ma non per "dialogare". Bensì
per convertirlo, per tentare di salvargli l'anima e salvare l'anima di
decine di milioni di persone.
Scelse di amare gli animali. Ma mai insegnò ad alcuno che vi sia una
sorta di uguaglianza ontologica con gli uomini o perfino con il mondo
vegetale e inanimato.
Mai fu panteista, ma sempre caritatevole nella
consapevolezza dell'ordine del creato voluto da Dio.
Scelse di dare con la sua stessa vita quotidiana l'esempio di come poter
riformare il clero corrotto del tempo. Dimostrò loro che era possibile
vivere il Vangelo. Ma mai si ribellò alla Chiesa, ai vescovi, ai
sacerdoti. Anzi, insegnò sempre il massimo rispetto e amore che si deve a
un sacerdote di Cristo, perfino anteponendolo agli angeli stessi, se il
sacerdote è degno del suo ruolo.
Francesco fu insomma riformatore, mai eretico e ribelle. Amava gli
animali, ma mai animalista. Pacifico vero, ma mai pacifista.
Missionario, ma mai ecumenista. Povero, ma mai comunista.
Fu "alter Christus", non ideologo o rivoluzionario.
Non fu insomma "Francesco d'Assisi". Fu san Francesco d'Assisi.
Niente di più facile da capire e niente di più difficile da far
accettare oggi. Non v'è santo o personaggio storico più mistificato di
lui, per opera anzitutto di molti dei suoi figli e del clero odierno.
Questo invece fu il Patrono d'Italia. Il santo più simile a Cristo mai
esistito. E questo, e solo questo, è per noi san Francesco. E per questo
il nostro cuore è con lui ad Assisi, pur nell'incommensurabile
incapacità personale di poter solo sfiorare l'unghia del piede della sua
santità, coerenza, capacità di penitenza e di amare Dio e il prossimo.
(Massimo Viglione)
Nessun commento:
Posta un commento